L’81% dei giovani italiani – secondo l’Osservatorio Giovani realizzato dall’Istituto Toniolo – reputa che la carenza di orientamento nelle scuole rappresenti uno dei principali fattori critici di ingresso nel mondo del lavoro. Il 77,5% ha poche certezze sul proprio futuro professionale, in linea con i coetanei francesi (71,2%), inglesi (68,7%), spagnoli (63,3%) e tedeschi  (60%). Il 40% degli studenti, inoltre, ha un’aspirazione lavorativa, ma non sa come realizzarla. 

Dall’esperienza di Parole O_stili, maturata in 5 anni di dialogo con due milioni di studenti e 200.000 insegnanti, arriva l’impegno concreto per colmare questo gap. Si chiama #MIASSUMO ed è il primo progetto gratuito di orientamento scolastico rivolto agli studenti dagli 11 ai 26 anni.

La piattaforma #MiAssumo sarà una bussola al servizio dei ragazzi che li aiuterà a crescere sia come persone che come lavoratori e lavoratrici per affacciarsi più facilmente al mondo del lavoro. Durante le 25 ore di formazione annua si alterneranno attività di classe, a gruppi o singole e i giovani alunni saranno guidati nel riconoscere le proprie competenze e preferenze in modo da poter essere meglio orientati nel percorso di studi futuro e per essere messi a conoscenza delle nuove figure professionali esistenti. Il progetto infatti prevede anche il coinvolgimento diretto delle istituzioni e delle imprese: nel facilitare percorsi Pcto e stage, nell’offrire corsi di specializzazione, nell’organizzare campus estivi per ragazzi, o nel raccontare la loro professione.

Tenendo conto delle differenti età e con l’aiuto di sofisticati meccanismi di gaming i ragazzi potranno iniziare da subito a “scrivere” il proprio curriculum. Ad esempio rispondendo ai quesiti come: “Cosa avrebbe fatto Napoleone se avesse usato whatsapp e Google Maps durante la battaglia di Waterloo?”. Oppure quali sarebbero state le domande che da giornalista avresti fatto a Liliana Segre dopo gli insulti ricevuti per il vaccino?

Pianeti e personaggi molto diversi tra loro intratterrano gli studenti della secondaria di primo grado. Notizie di attualità e giochi di ruolo saranno invece il filo rosso del lavoro per chi frequenta le superiori.  Obiettivo per tutti: esplorare le 8 competenze chiave individuate dall’Unione Europea nella prospettiva delle professioni così da poter scegliere con maggior consapevolezza il tipo di scuola dopo la terza media e da più grandi se iscriversi ad un ITS, all’università o entrare direttamente nel mondo del lavoro.

Profilo personale 11 – 13 anni
Profilo personale 14 – 18 anni
Profilo Azienda

“L’ambizione più grande di questo progetto non sta nell’introdurre la gamification a  scuola, far partire l’orientamento a 11 anni, o incrociare le competenze di ciascuno con con migliaia di profili professionali. L’ambizione è realizzare un progetto dove coloro che hanno a cuore i nostri giovani e il loro futuro lo dimostrino lavorando  tutti insieme. Un’unica piattaforma dove genitori, insegnanti, istituzioni, aziende per la prima volta insieme, potranno stimolare, accompagnare, facilitare e concretizzare le scelte dei ragazzi. #Miassumo vuole mettersi al servizio del sistema-paese, perché supportare e sostenere la formazione professionale dei nostri studenti significa investire sul futuro del nostro Paese. – afferma Rosy Russo, fondatrice di Parole O_Stili e ideatrice del progetto #Miassumo – “Al ministro Bianchi chiedo una materia in più. solo così i giovani potranno sviluppare le competenze necessarie alle professioni, colmando il gap dei 223mila profili mancanti (Fonte: Censis-Confcooperative). Devono poter  abitare meglio il futuro, coniugare sviluppo e responsabilità, creatività e rispetto, innovazione tecnologica e senso dell’umano”.

MIASSUMO e Parole Ostili

#MiAssumo nasce dall’esperienza di Parole O_Stili, l’associazione che dal 2017 con il suo manifesto combatte le parole d’odio in rete e promuove una cittadinanza digitale responsabile, riflettendo sugli aspetti etici della vita sociale e civile. MiAssumo è un progetto che immagina di tenere più stretti tra loro l’orizzonte etico e quello esistenziale e professionale, così da poter offrire alle nuove generazioni la possibilità di un aiuto concreto. L’orientamento, insomma, è una sfida a tutto tondo.

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